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Mercoledì, 27 Maggio 2020 14:44

Repository DAD

I CIRCOLO DIDATTICO DI GIUGLIANO

Didattica A Distanza

MANIFESTO INTRODUTTIVO

"La nostra scuola non si ferma"

Lo scenario inedito tratteggiato dall’emergenza sanitaria nazionale ha posto la nostra comunità scolastica ed i suoi diversi attori nelle condizioni di rimodulare il “fare scuola”, adattandolo repentinamente alle mutate esigenze e centrandolo inevitabilmente sulla parola “distanza”, un concetto inconsueto per chi pone a fondamento della propria azione educativa il contatto e la cura.

Esso ha proiettato noi e i nostri alunni nella sperimentazione di rinnovati ambienti di apprendimento, rinnovati linguaggi e contributi disciplinari, quasi come in un complesso e gigantesco compito di realtà[1]. collettivo.

Abbiamo raccolto la sfida con laboriosità e passione rinsaldando la relazione educativa e ridefinendo insieme il senso dell’esperienza in una realtà didattica virtuale e in una situazione generale incerta.

Ciò è avvenuto non senza sacrifici personali, affinchè nessuno fosse lasciato solo e nessuno rimanesse indietro, e garantendo l’accompagnamento e l’orientamento necessari in una fase storica di tale portata.

E’ stato presto evidente, infatti, il limite posto alla riuscita della DAD dalle difficoltà a cui le famiglie sono andate incontro, come la mancanza di connessione o di supporti tecnologici ed il digital divide.  

Perciò, con l’intervento di tutti gli attori scolastici, abbiamo provato a creare una rete di sostegni: dal personale di segreteria per la celere attivazione di tutte le procedure per l'acquisto e la consegna dei tablet ed il supporto informatico, al team digitale per la creazione di tutorial, ai docenti per la guida pratica ai genitori nell’utilizzo delle aule virtuali.

Il tutto orchestrato da una regia organizzativa sempre rispettosa della libertà didattica e capace di stimolare al contempo la creatività pedagogica, nel difficile connubio fra reale e virtuale.

Una sintesi che nella scuola dell’infanzia, centrata sull’esperienza concreta in una intelaiatura di routine ed abitudini, è stata intessuta attraverso la rassicurante voce delle docenti, la via maestra necessaria ad imprimere una continuità confortante e in grado di alimentare il contatto con i piccoli allievi, evitando loro, per quanto possibile, delle dolorose fratture emotive.

Nella scuola primaria abbiamo agito su vari fronti, garantendo un costante supporto psicologico, una necessaria vicinanza nell’isolamento da quarantena e, in parallelo, operando con la creazione di micro-progetti didattici digitali o multimediali, offerti in modalità sincrona ed asincrona, in un approccio misto.  

Un ruolo centrale e trasversale hanno avuto la narrazione e la scrittura creativo-emotiva, intese sia come strumenti di evasione che come mezzi utili a favorire l’interpretazione della realtà presente, a guidare gli allievi nell’affrontarla con resilienza e a contrastare la nascita di ulteriori forme di isolamento ed emarginazione.

E, quindi, se la parola “distanza” è entrata con prepotenza nel nostro quotidiano scolastico, creando lontananze, noi abbiamo risposto provando a ridisegnare tutti i confini.

 

[1] “LA SCUOLA DEL PRIMO CICLO OGGI E DOMANI: UNA RIFLESSIONE A PIÙ VOCI”, Italo Fiorin, Maria Patrizia Bettini, Giancarlo Cerini, Sergio Cicatelli, Franca Da Re, Gisella Langè, Franco Lorenzoni, Elisabetta Nigris, Carlo Petracca, Franca Rossi, Maria Rosa Silvestro, Rosetta Zan. Collaborazione di Daniela Marrocchi articolo su Rivista EDSCUOLA, 29 aprile 2020

 

   

 

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